Dodici ricordi e un segreto
Enrica Tesio

17,00

 

AUTORE: ENRICA TESIO
EDITORE: BOMPIANI

 

Enrica Tesio è blogger e scrittrice torinese, ha due figli, due gatti e un mutuo. Laureata in Lettere con indirizzo cinematografico, fa la copywriter da quando aveva 20 anni. Nel 2015 ha pubblicato per Mondadori ‘La verità, vi spiego, sull’amore’, dal quale è stato tratto un film con la regia di Max Croci. Nel 2017 è uscito per Bompiani ‘Dodici ricordi e un segreto’. Nel 2019 ha pubblicato per Giunti la raccolta di poesie ‘Filastorta d’amore. Rime fragili per donne resistenti’, che è diventata uno spettacolo teatrale in giro per l’Italia. Ha tenuto diverse rubriche su “La Repubblica” e “Donna moderna”

Descrizione

Un’originalissima “variazione sul tema della famiglia”, i suoi fallimenti, le sue possibilità e i suoi segreti

Vorrei che le cose per noi rimanessero quelle di sempre, che restassimo un accrocco improbabile di gente che fatica a star troppo vicina ma ancor di più a stare troppo lontana. Una famiglia, insomma

“Vuoi essere l’addetta al ricordo, bambina mia?” Attilio, il nonno che è stato per lei un padre, fa ad Aura questa richiesta sconcertante: non assistere alla malattia che divorerà la mia mente, ricordami nel pieno della vita. Aura è una ragazza speciale, ha il nistagmo – disturbo che fa muovere le pupille incessantemente e che le è valso il soprannome di Signorina Occhipazzi – e davvero il suo sguardo è sempre rivolto a qualcosa di diverso da quello che vedono gli altri, come alla ricerca di un dettaglio che eternamente le sfugge. Ma proprio per questo Aura è coraggiosa, sa stare sola, sa che gli uomini spesso guardano solo la superficie delle cose: così accetta la sfida e parte per un paese lontano. Quando però, al suo ritorno, scopre che Attilio è stato di parola e si è recluso in una casa di riposo, Aura capisce di non voler rispettare il patto e comincia a cercare il nonno ovunque: nei messaggi che lui ha seminato dietro di sé come sassolini bianchi nel bosco, nella memoria di chi gli ha voluto bene, nei propri ricordi e in quelli di sua madre Isabella, inadeguata all’amore eppure caparbiamente ostinata a cercarlo, sempre troppo “leggera” ma forse per questo capace di rialzarsi quando cade. E’ così che Aura raccoglie frammenti dell’esistenza del nonno ma anche di quelle dei molti personaggi che popolano il romanzo: “cocci” di vite autentiche, spesso dolenti, irrisolte ma capaci di incastrarsi le une con le altre in maniera sorprendente. Enrica Tesio mette in queste pagine uno humour piemontese appena velato di malinconia, un po’ di ferocia e una scrittura pulita, diretta eppure capace di momenti di improvvisa tenerezza; e fa di questo coro zoppicante e vivo di personaggi una originalissima “variazione sul tema della famiglia”, i suoi fallimenti, le sue possibilità. E i suoi segreti, perché di certo non c’è famiglia, felice o infelice, che non ne abbia uno.